Qualche weekend fa siamo stati a Roma per assistere al CocaCola Summer Festival, invitati a guardare le prove e a rimanere nel backstage durante la serata. Io ho esperienze limitate riguardo il frequentare i dietro le quinte, per un motivo ben fondato: zero attitudini artistiche. Mi è capitato qualche volte di stare dietro il palco per supportare un gruppo di miei amici che hanno anche un discreto successo nel circuito indie… ma la mia esperienza in materia si basa per lo più sulla visione del film “Almost Famous" e la lettura di articoli sulle richiesti stravaganti che hanno le popstar quando sono in tour (tipo le M&Ms eccetto quelle marroni, numerose paia di mutande di ricambio o che il camerino e ciò che contiene sia all white, cose così). Insomma non avevo la più pallida idea di cosa aspettarmi.
Nel backstage del CocaCola Summer Festival, intanto, i camerini erano molti, uno attaccato all'altro, con i nomi stampati fuori dalla porta. Io sono entrata solo in uno, quello di Gue Pequeno [insert risatina adolescenziale], ma ci ho trovato un tavolo, due sedie e un piatto di frutta. Mi aspettavo almeno qualche donnina discinta e bottiglie di champagne da sbocciare! Nulla di tutto ciò.
In realtà ho scoperto che un backstage di un evento del genere, che andrà pure in onda su Canale5 da domani sera è abbastanza spartano e quello che ho visto è stato tutto fuorché stravagante.
Io che sfido il senso del ridicolo e perdo
Un festival è diverso da un concerto, deve essere una macchina ben oliata e non sono ammessi ritardi o scene da primadonna e così è stato, peccato per me e per voi. Gli artisti durante il pomeriggio effettuavano le prove a “nastro" e alla fine stavano sul palco solo il tempo della loro canzone, nonostante ci fossero dei matti sotto il palco ad aspettarli dal primo pomeriggio, e sono sicura fossero matti, perchè a Roma la temperatura era di 35 gradi con un sole impietoso! L'unica eccezione sono stati i Litfiba: mentre gli altri avevano venti minuti a disposizione per provare, Piero Pelù è stato lì un'ora e mezzo, a fare che non so proprio, io mi stavo riprendendo da un pranzo che aveva come antipasto mezze maniche con pajata e un primo di carbonara con tartufo: ROMA TE POSSINO!
Il mio hype sull'evento era anche per Briga. Dopo aver letto che aveva maltratto una fan solo per avergli chiesto una foto, mi aspettavo che se ne stesse per i fatti suoi e non sorridesse come invece era solito fare ad Amici (ah ah). Invece, cari amici di Maria e non, Briga è stato nel backstage sia sabato che domenica, i due giorni in cui c'eravamo anche io e Gu. Sorrideva, faceva foto e parlava con tutti, in altre parole si comportava come un essere umano. Purtroppo l'antipatia che provavo è scesa ai minimi storici e dopo averlo visto incassare senza una piega il secondo posto (again) al Festival, è scomparsa del tutto. Non lo scrivo solo perchè ho ricevuto minacce dalle sue fan, giuro (però adesso basta recapitarmi teste di cavallo mozzate care le mie attaccaBrighe).
Ho parlato anche con Stash dei The Kolors, un altro dei cantanti che gironzolava nelle due serate. L'ho fotografato con Gu e gli ho confessato che durante Amici facevamo un tifo sfegatato per lui e che Gu ha fatto anche un trentina di tweet sui suoi capelli e la mole di lacca che ha utilizzato.
La glass room, il palco e una macchia sul tappeto che NON ha fatto Gu inciampando
Ammetto che sono rimasta stupita dalla generale cordialità. Le persone che ho incontrato, dai fonici ai rapper, hanno avuto giustamente un atteggiamento molto professionale sia durante le prove che durante le serate, ma siccome alla fine i camerini erano piccolissimi e si schioppava dal caldo, gli artisti passavano il tempo fuori e a conversare tra loro in attesa della loro esibizione e se all'inizio sembrava strano vedere J-Ax che zabbettava con Fedez e Marracash, dopo una mezz'oretta non solo sembrava la normalità, ma ti veniva da salutare tutti come se fossero cari amici. Ad esempio a me ha salutato Elisa: “Ciao anche a te Elisa"!
Io non sono il tipo di persona che si fa impressionare dalle celebrità, una volta conosciuti sono tutte persone "normali", infatti di solito preferisco evitarle e continuare a immaginarmele come gente figa. Detto ciò, il momento più bello è stato quando, nella saletta vip che dava sul palco, io e Gu ci siamo messi a ballare "Buona Notte Fiorellino" cantata a pochi metri dal colossale Francesco De Gregori. Già fino a questo punto è stata un'esperienza emozionante, ma lui ad un certo punto ci ha visti limonare senza ritegno e tutto contento ci ha indicati agli altri della band!
FRANCESCO DE GREGORI CI HA INDICATI! In your face a tutti gli amici che ci rimproverano le effusioni in loro presenza, imparate da colui che ha scritto la "Canzone d'Amore" per eccellenza!
Ok incontrare le popstar, però ho preferito di più parlare con l'esordiente Federica Abbate, che era lì per duettare nel brano "In Radio" con Marracash. Questa ragazza ha una voce da pelle d'oca, tanto abbiamo trovato fosse intensa la sua esibizione! Ovviamente quando dico che le ho parlato, intendo dire che Gu lo ha fatto visto che sono diversamente socievole. Lui l'ha fermata dopo una delle prove e le ha fatto i complimenti e lei ci ha confessato che in realtà questa era stata la sua prima prova come cantante e che i testi prima li scriveva solo.
Comunque sia, se Federica intraprenderà una carriera da solista voglio che mi consideriate la Mara Maionchi della blogosfera, grazie.
Ad un certo punto ero stanca della gente famosa e ho rivolto lo sguardo alle stelle
Le due giornate romane sono trascorse più o meno così. Tralascio di raccontare nel dettaglio dei pranzi e delle cene, perchè credo fermamente che se non lo dici a nessuno che hai mangiato carboidrati complessi per due giorni ad ogni portata, non è mai successo.
Durante le due serate avremmo potuto disporre dell'ingresso nel golden ring per seguire il festival da sotto al palco, ma volete mettere stare dietro le quinte e fotografare tutti e commentare su chi era più alto o più basso che in tv o come erano vestiti? Please!!! In più avevamo pure uno schermo da cui guardare quello che succedeva sul palco! Avessimo avuto anche un divano saremmo stati comodi come a casa, salvo che di solito nel nostro salotto non passa Alba Parietti, non puoi bere lo spritz gomito a gomito con Annalisa e non conduce Alessia Marcuzzi.
Li ho fotografati, non so chi siano, ma li ho soprannominati gli One Direction italiani, ci credo fortemente
Qui gli storify dell'evento e tutte le foto mie e di Gu pubblicati su Twitter:
https://storify.com/Geakaren/cocacolasummerfestiva...
https://storify.com/pistacchio/cocacolasummerfesti...